Le caratteristiche della carta: la grammatura, i formati, le lavorazioni, le tipologie di carta più diffuse sul mercato.
La grammatura della carta.
I molteplici tipi di carta in commercio ci impongono ad una serie di classificazioni per poterci divincolare nel vasto mondo del materiale cartaceo.
Il primo parametro da considerare nella scelta di una carta è il suo spessore, in termini più tecnici, anche se in realtà è un altro parametro e sistema di misura: la grammatura. Secondo la grammatura si può suddividere la carta in 3 principali categorie:
la carta “comune”, per intenderci la classica carta per stampanti da ufficio è circa 80 gr./m2;
il cartoncino, i biglietti da visita vengono forniti in un cartoncino fra i 240 gr./m2 ed i 300 gr./m2;
il cartone, la categoria dei cartoni comprende tutti i materiali cartacei di un peso superiore a 360 gr./m2.
Le principali tipologie di carta.
Carta uso mano, è la carta più comune e più economica, di solito di grammatura tra i 70 e i 90 grammi. Detta anche “carta naturale”, è di aspetto leggermente poroso e molto adatta alla scrittura a mano libera, carta intestata, ricettari, block notes e comunicazioni interne all’azienda.
Carta patinata lucida e opaca, a seconda dei gusti e degli utilizzi. Disponibile in diverse grammature, la carta patinata è molto indicata per volantini, depliant e brochure ecc.
Carta bindakote, o kote, è una tipologia di carta di qualità superiore, utile per esguire lavorazioni particolari;
Carte e cartoncini speciali, in questa macro categoria rientrano decine e decine di carte, diverse sia per colorazione, per pasta, per trama e grammatura.
